Autore: Paolo Sciacca

  • Lettera al visitatore

     

    acireale (di Filippo Laganà)

    termeLe origini di Acireale affondano nel mito, nell’amore tra un uomo Aci e una ninfa Galatea, un amore impossibile che suscitò la gelosia di Polifemo che schiacciò il rivale sotto un sasso. Dal sangue del pastore Aci nacque carnevaleun fiume chiamato dai romani Akis che ha dato il nome a tutta la zona. Successivamente, il nome è cambiato in Jachium con i bizantini, Al Yag con gli arabi e poi Aquilia con gli spagnoli, solo

     zelanteanel 1642 Filippo IV di Spagna diede alla città il nome attuale di Acireale.

    pupi

    Stretta tra il fuoco dell’Etna e le limpide acque del mare Ionio, oggi Acireale offre un turismo che è in grado di soddisfare i più diversi gusti e le più varie esigenze, dal totale relax con il suo con il suo termalismo, alla baldoria del suo carnevale e della sua vita notturna, dalla sua architettura barocca seicentesca che propone una scenografia

     incomparabile ed funiviaaccattivante alla sua cucina ricca e fantasiosa, fatta di stuzzicherie e di piatti prelibati.Acireale con la sua storia, con la sua arte, con le sue tradizioni, con il suo mare ed i tanti eventi che propone è pronta, con la cortesia della sua gente, ad accoglierti. Vieni a visitarla,

    parcoetna

    vedrai che ritornerai!